mercoledì 14 aprile 2010

DAVID LETTERMAN scivola su ROBERTO BENIGNI



Sere fa. Un Letterman Show. In replica un recente episodio. Il popolare presentatore americano conversa con Tom Hanks, che tutto è tranne lo scemotto di Forrest Gump. E' sensibile, elegante e rispettoso. Letterman, a cui è sempre andata tutta la mia simpatia, nell'occasione lo è molto meno. Si parla di Premi Oscar, di come "ci si sente quando lo vincono gli altri". Di come sia – afferma Hanks, spesso sconfitto di misura nelle notti dell'Academy Award – un privilegio perderlo se a portarselo a casa sono Roberto Benigni, Russel Crowe e Dustin Hoffman ("it's an honor to lose with those guys"). Ed ecco lo scivolone di Letterman, sgradevole e saccente: "mmm... quel... Roberto Benigni... solo un errore contabile" ("that, that Roberto Binini thing... just a bookkeeping mistake"). Sorride stupidotto e cerca il consenso del pubblico e di Hanks, che non si scompone. "Roberto ha vinto con un film meraviglioso, "La vita è bella", e una bellissima interpretazione", incalza l'attore.
Letterman cambia discorso.
Mi chiedo: noi italiani abbiamo amato – e con noi il mondo intero – molti film americani sul Vietnam, storia e sofferenza di quel popolo (e non solo). Li abbiamo celebrati anche quando avevano una confezione grossolana.
Benigni un errore contabile? Un infiltrato, un inciampo? L'Olocausto trattato con tanta meravigliosa delicatezza e premiato con pieno merito è un errore contabile? David Letterman, please. Non è lei quello il cui programma ospita una rubrica che si chiama "Will it flow?" ("galleggerà?"). Ci si tuffi lei nella vasca. E affondi.

http://www.youtube.com/watch?v=O4p_CTGY7lk