giovedì 16 luglio 2009

LONG WALK HOME - i testi commentati di Bruce Springsteen, 1992-2009




Eccomi, a un anno esatto di distanza. Di nuovo in libreria. Questa volta al settaccio ho passato tutto quel che è stato dal 1992 a oggi. Se fate in tempo, portatevi queste riflessioni nei tre stadi italiani in cui si esibirà Bruce Springsteen. Vi terranno buona compagnia. Il libro è uscito oggi.

Si intitola SPRINGSTEEN. LONG WALK HOME - test commentati 1992-2009 (413 pagine). Lo pubblicano i tipi di Arcana.

Il testo riportato qui sotto è un estratto dall'introduzione.


TOGETHER THROUGH LIFE, "insieme attraverso la vita" (ho rubato il titolo, bellissimo, al nuovo Dylan). Le canzoni "recenti" di Bruce Springsteen.

E’ che a noi ci hanno fregato gli anni Settanta. E tutta quella irripetibilità che abbiamo scambiato per un invito a replicare. Rimanendoci poi male perché le cose non sono state più così. C’erano i film giusti e i dischi perfetti, quelli con le due facciate e un numero sovente ineccepibile di canzoni. C’erano "Late For The Sky" e "Running On Empty", "Hejira" e "Tapestry", "Harvest" e "After The Gold Rush", "Transformer" e "Ziggy Stardust", Lou e David, i Rolling Stones di "Sticky Fingers", "Exile On Main St." e "Goats Head Soup". I Beatles non più, ma Lennon scriveva "Imagine" e McCartney registrava "Band On The Run".

C’erano canzoni bellissime come "Werewolves Of London" e "Sweet Home Alabama" che Kid Rock trent’anni dopo avrebbe fuso in una ("All Summer Long") perchè ormai si fa questo e altro. C’erano gli Eagles nel lusso dell’Hotel California e i primi Chelsea Hotel del Punk. Erano anni in cui le trasmissioni televisive avevano le sigle e al cinema capitava che "Amoreena" di Elton John, tutta intera, venisse sincronizzata sulla sequenza iniziale di “Quel pomeriggio di un giorno da cani”, con Al Pacino. In quell’estate del 1975 a New York, quella New York, girava uno Springsteen ancora wild & innocent: aveva la barba e appena l’avrebbe tagliata sarebbe diventato uguale ad Al Pacino. In cinque anni registrò il meglio che potesse registrare: "Born To Run", "Darkness On The Edge Of Town" e "The River" (ne abbiamo parlato nel primo volume: Talk About A Dream). Poi arrivarono gli anni Ottanta. Poi i Novanta. Poi il Big Bang del 2K.

Eccoci qua, a dire sempre che era meglio prima senza accorgerci che Springsteen ha appena completato il suo quarto decennio di registrazioni e che è nella logica delle cose che i primi due abbiano, visti da qui, un’altra marcia. A me viene voglia di pensare che i tanti under 30 che riempiono oggi gli stadi e le arene dove suona Bruce Springsteen non debbano necessariamente sapere tutto questo. Se ci si sono sporcati qualche sera il muso magari è meglio, ma i loro anni Settanta è giusto che se li cerchino tra l’energia di "The Rising" e i chiaroscuri di "Devils & Dust". Per poi andare in giro a ripetere, ossessivamente, che come si stava nei Duemila non si è stati più.

- Ermanno Labianca

11 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao di Pariggi!

long time no see! come va?
another book in Italian and I still haven't found the time to learn Italian properly... che vergogna!
keep on rockin'!

Angie, the French Connection ;-)

Anonimo ha detto...

Oddio, oddio, oddio...
Attendevo questo momento da un sacco!!!
Domani vado a vedere se è arrivato nella mia libreria...

Anonimo ha detto...

preso il volume.......ma non capisco il perchè non siano state analizzate le canzoni di tracks, e qualceinedito pubblicato quà e là.

però le note scritte nell'outro fanno sperare a un terzo volume..
ci conto

luciano ha detto...

Il libro l'ho comprato stamattina arrivando a Milano e, poco dopo, ho letto (e fatto circolare tra gli amici) il tuo commento sul concerto di Torino pubblicato sul sito di Backstreets.
Thank God I was there, scrivi tu e io sottoscrivo, benchè sia un accanito miscredente....

Anonimo ha detto...

caro ermanno, mi sembra un libro chiuso troppo in fretta....tra l'altro non avevi scritto che era pronto, ma che lo avresti lasciato un po' decantare?
ed invece esce a ridosso del tour con omissioni (i 2 singoli del live in NYC, streets of philadelphia, per non parlare di tutto tracks).
Nel volume precedente alcune canzoni non appartenenti ad album erano contenute, qui no.
Peccato.......urge terzo volume per non lasciare incompiuto questo importante eprezioso lavoro di ricerca

silvano ha detto...

Grazie, il primo non mi era più sufficiente. Sarà una lettura in più per queste vacanze.
ciao, silvano.

Anonimo ha detto...

Hey Bro,

Great job again! I'm lovin' this book under the Gaeta sunlight, soaking up the rays, while nursing an ice-cold beer--can't go wrong.

I'm sure all the other fans are anxiously awaiting Vol.3 to close this wonderful trilogy -with a bang!

Again bro, great job and never stop writing! See you around the corner in bella Gaeta.

Saby

Anonimo ha detto...

...francamente non se ne sentiva il bisogno...l'ennesima operzione commerciale a ridosso dei concerti italiani...ma quando la smetterai?

Anonimo ha detto...

Perche non:)

mx ha detto...

Ciao ermanno. Mi ritrovo molto in questo post. Io che ho scoperto springsteen a trent'anni. Era il 2007 e Magic mi ha semplicemente detto le cose che avevo bisogno di sentire. Io che musicalmente sono sempre stato un seguace della terra d'albione mi sono sentito preso per il culo da un sessantenne che avevo sempre catalogato come "yankee, merda di vacca, te lo sostituisco io il carburatore baby".
Mi sono svegliato in tempo per il tour di working on a dream, per vedere l'e street con clemons almeno una volta. Per arrivare all'età di cristo a possedere e capire tutta la discografia di springsteen. Senza Magic e quelle meravigliose canzoni pop non ce l'avrei mai fatta.

Anonimo ha detto...

Annunciato da pochi giorni il nuovo disco di Springsteen... mi aspetto il 3° volume eh!! ;)
Grazie per i bellissimi primi due!!! In particolare è stato "vitale" il 2°, perché mi ha permesso di rivalutare alcuni album che consideravo delle semi-ciofeche, essendo cresciuto ascoltando i primi 8!

Gianluca Arrighi