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Mancano pochi giorni all'uscita del nuovo album - il sedicesimo in studio - di Bruce Springsteen. Il numero di JAM di gennaio pubblica un mio lungo articolo (disponibile anche sul sito on line del mensile).
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http://www.jamonline.it/pages/articolo.aspx?item_id=1179
“Working On A Dream” sembra suggerire che il sogno americano è finalmente tornato ad essere realtà. O almeno che, con Barack Obama alla Casa Bianca, ci si possa lavorare su. Cerchiamo quindi di capire chi è oggi il musicista del New Jersey: non una recensione anticipata dell’album, ma un viaggio attraverso i segnali, i ricordi, le aspettative che circondano le nuove canzoni del rocker più amato d’America.
Di spalla all'articolo, due ottimi interventi di Paolo Vites: uno sulle "relazioni (spesso) pericolose" tra il mondo del rock e la Casa Bianca e uno su quando Ronald Reagan tentò di "scippare" Born In The U.S.A. al suo autore.
E intanto da Washington giunge notizia che il 18 gennaio, durante la cerimonia ufficiale di investitura di Obama, ci sarà anche Springsteen ad esibirsi (da solo) sulla scalinata del Lincoln Memorial, in un concerto gratuito che sarà il primo passo verso un nuovo tour della E Street Band. Dopo l'altro appuntamento, questa volta con band, alla cerimonia di apertura del Superbowl a Tampa, in Florida, si prevedono - sembra in primavera - cinquanta/sessanta di date.
Attendiamo un annuncio ufficiale. In ogni caso sembra accertato che il tour 2009 non avrà le "dimensioni" del precedente.
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Rinnovo l'invito a visitare il sito di JAM, ma consiglio di non perdere il numero che è in edicola. L'articolo "Reborn in the U.S.A" ha una splendida impaginazione, è corredato di bellissime foto e nelle pagine successive non ci si ferma a Bruce ma si parla anche, tra l'altro, di Nils Lofgren (che canta Neil Young), di Young (che dopo alcuni live "storici" continuerà a celebrare sè stesso, e sarà presto un diluvio di cd retrospettivi ricchi di inediti, i favoleggiati "Archives"), di Warren Zevon (che bella la ristampa "de-luxe" del suo album omonimo del 1976) e della Motown (50 anni di musica meravigliosa).